Il territorio di Barbarano Romano:
Il Comune di Barbarano Romano si trova a circa 65 km da Roma e 30 km da Viterbo. Si trova a un’altitudine di 340 m.s.l.m. e confina con i comuni di Blera, Capranica, Vejano, Vetralla, Villa San Giovanni in Tuscia. E’ un centro prevalentemente agricolo con poco più di 1100 abitanti. L’antico paese di Barbarano è arroccato su una rupe e delimitato da 2 burroni e una ben conservata cinta muraria quattrocentesca. Il territorio offre notevoli spunti sia naturalistici che archeologici: si trova infatti al centro di un’area protetta regionale, il Parco regionale Marturanum, ed è celebre per la presenza di numerose necropoli etrusche.
Cenni storici sul Comune di Barbarano Romano:

Necropoli di San Giuliano
Alcuni ritrovamenti archeologici attestano i primi insediamenti umani della zona all’ Età del Bronzo. Successivamente troviamo forti testimonianze della presenza della civiltà etrusca soprattutto nella vasta necropoli di San Giuliano, collocata entro la cornice suggestiva del Parco Regionale Marturanum, che si estende per circa 1220 ettari.
Dopo il crollo dell’Impero Romano, le continue scorrerie dei barbari determinano l’abbandono della rocca di S. Giuliano da parte della popolazione ed il suo trasferimento sull’attuale promontorio di Barbarano, più protetto e meglio difendibile.
I primi documenti storici si hanno solo con il Medioevo e propriamente nel 1188 quando papa Celestino III dona Barbarano al Comune di Viterbo. Dal 1283 al XIX secolo il paese rimane assoggettato al diritto feudale di Roma.
Cosa vedere a Barbarano: monumenti e luoghi d’interesse
Mura cittadine. Barbarano ha avuto, nel corso dei secoli, tre cinta murarie distinte. Della più antica restano poche tracce (ancora visibili all’interno del palazzo municipale), ma della cinta più esterna restano ancora importanti tratti, in cui è inserito il torrione di Porta Romana, dotato, dal 1863, di un orologio (divenuto ormai simbolo architettonico del paese)
Il Parco Regionale Marturanum fa integralmente parte del territorio di Barbarano Romano. Al suo interno si distinguono 3 ambienti particolari: 1. Il sistema delle forre, dalla ricca vegetazione e dall’elevata umidità, con ontani, felci, muschi e carpini, con all’interno la necropoli rupestre di San Giuliano; la vegetazione mediterranea è presente sulle sommità degli speroni di roccia, intercalata a frequenti boschi di cerri, roverelle, castagni e noccioli, colorati dalle fitte ginestre; 2. l’area del prato pascolo del Quarto, da secoli destinata all’allevamento brado di bovini e cavalli di razza maremmana, ove prosperano molteplici tipi di arbusti spinosi tra cui il prugnolo, il biancospino, la rosa canina e il pero selvatico, assieme a numerose orchidee spontanee (è attraversata da comode piste, percorribili a cavallo e in mountain-bike); 3. il centro storico di Barbarano Romano.

Gole del Biedano
Gole del Biedano. Scavate dal fiume e situate tra Barbarano e Blera, possono essere visitate scendendo lungo la strada di Porta Canale che conduce alle sponde del fiume. Si costeggia il corso d’acqua fino a raggiungere un’ampia grotta e i ruderi di un antico mulino. L’itinerario prosegue attraverso un percorso scavato nel tufo per poi oltrepassare il fiume e raggiungere il ponte romano detto “del Diavolo”, ai piedi dell’abitato di Blera.
Necropoli di San Giuliano ospita tombe risalenti a un periodo storico che va dal VII al II secolo a.c. e comprende tombe a tumolo (Tomba Cima fine VII sec) tombe rupestri scavate nei crinali del vallone a dado , finto dado , a edicola, a “portici”, a “palazzine“ etc… Famose la Tomba della Regina e la tomba del Cervo. Sul pianoro del Caiolo si possono ammirare la Tomba della Cuccumella e quella “del Carro” (molto ben conservata) oltre ad altre sparse nei pressi di quest’ultima. Sfruttando l’accesso di San Simone si potranno visitare le tombe rupestri dei secoli III e II a.C. che costeggiano il lato sinistro del sentiero, dal quale si accede anche ad una chiesetta ricavata da una preesistente tomba etrusca. Alla fine del suddetto sentiero ci si trovera’ di fronte, sul pianoro sovrastante, lo spettacolo affascinante delle mura del borgo di San Giuliano che, di epoca medievale, conservano comunque anche un residuo di mura etrusche. Interessante e suggestiva sarà anche la visita al pianoro di San Giuliano dove si trova la omonima chiesetta romanica che, seppure non integra, conserva il suo fascino antico; nei pressi si potra’ visitare il cosiddetto “bagno romano” di dubbia origine.

Museo Civico delle Necropoli
Il Museo Civico Archeologico delle Necropoli Rupestri espone moltissimi reperti in zona nel corso degli scavi archeologici iniziati negli anni ’70 dal re Gustavo di Svezia e proseguiti dalla Sovrintendenza Archeologica per l’Etruria meridionale. All’interno del museo sono esposti reperti che vanno dall’età neolitica a quella del bronzo e del ferro, proseguendo con l’epoca Villanoviana (X-VIII secolo a.C.), per a arrivare alla cultura etrusca, con una collezione di ceramiche che comprendono vasi a decorazione geometrica del VII secolo a.C. e .vasi attici del VI secolo, buccheri, vasi a figure rosse, a figure nere e policromi. Vi si trovano anche alcuni sarcofagi in tufo con la rappresentazione scolpita del defunto.
Guarda il documentario e scopri le meraviglie di Barbarano: