Il comune di Oriolo Romano conta circa 4000 abitanti ed è sito sulla Via Clodia, a 30 km da Viterbo e 40 km da Roma. Il comune è sito in zona collinare a 400 m. s.l.m. sui Monti Sabatini.
Storia del Comune di Oriolo Romano
Il Comune di Oriolo Romano nacque nel 1560 quando Giorgio Santacroce, ricevuto il feudo in donazione dalla famiglia Orsini, disboscò la Selva di Manziana e creò un nuovo insediamento di contadini e boscaioli provenienti prevalentemente dalla Toscana e dall’Umbria. Nel 1606 il feudo ritornò alla famiglia Orsini che nel 1671 lo vendette alla famiglia Altieri. Il feudo restò agli Altieri fino al 1922, anno in cui fu definitivamente smembrato in base alle leggi che facilitavano l’affrancamento degli “usi civici”.
Cosa Vedere: Monumenti e luoghi d’interesse
Palazzo e galleria Altieri: Il Palazzo Santacroce (poi Altieri), fu edificato nel corso degli anni 1578 – 1585. esso risulta un tipico palazzo – villa. Fu ampliato dalla famiglia Altieri nel 1674, durante il papato di Clemente X, l’esponente più rilevante della famiglia. Il palazzo contiene anche nell’ala est la Galleria dei Papi, ritratti di tutti i papi: da San Pietro a Giovanni Paolo II. La raccolta è articolamene importante perché è l’unica completa esistente al mondo. Ogni ritratto è corredato dallo stemma araldico – gentilizio di ciascun Papa.
Museo e Pinacoteca: Tel. 0699837145
Orario estivo: tutti i giorni 9-18
Orario invernale: tutti i giorni 9-12,30
Piazza Umberto I e Fontana delle Picche: La piazza si affaccia antistante Palazzo Altieri ed è abbellita al centro da una fontana (Fontana delle Picche) attribuita ad un allievo del Vignola (c’è chi afferma al Maestro stesso). Nella pavimentazione fatta a sampietrini che copre tutta la piazza è disegnata una rosa dei venti perfettamente orientata che indica i punti cardinali con il quale sono orientate anche le quattro bocche da dove fuoriesce l’acqua della fontana.
Antica Via Clodia: Questa via era denominata “via delle terme” sia perché giungeva in diverse località termali, e arrivava a Saturnia. Gran parte degli studiosi concordano sul fatto che fosse una via costruita dai Romani su un tracciato etrusco preesistente, comunque si può parlare di Via Clodia già dalla fine del III a.C. La strada preesistente fu probabilmente utilizzata come via di penetrazione e conquista dell’Etruria da parte dell’esercito romano. Il tratto tra Bracciano ed Oriolo Romano perpetua un bel rettifilo i cui basoli compaiono qua e là ormai divelti. Altri tratti basolati ricompaiono nel territorio di Oriolo Romano e Vejano.
Il Parco della Mola del Biscione: Il parco della Mola prende il nome dal vecchio molino, costruito nel 1573 dal feudatario Giorgio Di Santa Croce. Il manufatto serviva, per la molitura del grano da farina, sfruttando le acque del fiume Mignone e del fosso Biscione. La Mola detta del Biscione, è immersa nel verde a pochi chilometri dal paese, e del vecchio molino sono ancora visibili le opere di canalizzazione, la chiusa ed i resti delle mura perimetrali in tufo. Nei pressi del laghetto è stato attrezzato un parco con tavoli per ristoro e costruite due piccole piscine poco profonde, che raccolgono le acque della vicina sorgente sulfurea termale. Nella polla è severamente vietato bagnarsi perché l’acqua viene bevuta per scopi terapeutici. La zona è ricca anche di altre sorgenti freschissime, di cui una di acqua ferruginosa.
Eventi:
Festa di S. Giorgio, patrono di Oriolo Romano: si svolge l’ultima settimana di Aprile ed è caratterizzata dal corteo storico. Tre giorni di celebrazioni tra fiera, processioni solenni, incanti, fuochi pirotecnici e il tradizionale rito del lancio del “pallone”.
Sagra dell’acquacotta oriolese a Km.0: tra Giugno e Luglio. L’acquacotta è un piatto tipico della tradizione contadina della Tuscia fatta con verdure stagionali degli orti locali e pane raffermo. La tradizione vuole che i Butteri della maremma andavano in campagna portandosi l’olio, il sale ed il pane raffermo ed il resto, le verdure,le trovano sul posto quindi le ricette sono le più varie. Dentro quindi ci sono verdure di stagione, erbe di campo, pane raffermo, olio e, a seconda delle tasche, uova, maiale, fino al baccalà.
Il tutto presso gli impianti sportivi.
Festa della Madonna della Stella: ad Agosto. La sera del 14 agosto gli uomini di Oriolo Romano portano a spalla una settecentesca statua della Madonna con Bambino, tra petardi e fuochi d’artificio. La processione inizia e termina nella Chiesa di San Giorgio, patrono della città. Qui viene posta sopra l’altare maggiore, adeguatamente addobbato. La particolarità di questo culto è il fatto che la statua possiede un guardaroba molto corposo di abiti, che dal 14 agosto all’ 8 settembre le viene fatto sfoggiare per l’ammirazione dei suoi fedeli: la Madonna viene vestita e svestita ogni 2 o 3 giorni da alcune donne addette a tale rito, ma non riesce mai a indossare tutti i suoi abiti in quei giorni, perché sono in gran numero, alcuni dei quali antichi ed estremamente preziosi, con decori d’oro e pizzi finemente lavorati a mano. Alla fine del periodo di esposizione la Madonna, dopo un’altra solenne processione, riprende il suo posto in una cappella della chiesa, dove rimane, circondata dai suoi ex-voto (e vestita con un abito più dimesso), fino all’anno successivo.
Sagra del Fungo Porcino a Settembre: Nella splendida cornice di Piazza Umberto I°, davanti a Palazzo Altieri si svolge la Sagra del Fungo Porcino di Oriolo Romano. E’ un trionfo di profumi e aromi di questa terra: si può trovare olio, vino, carni, formaggi, dolci, pasta fatta in casa e soprattutto funghi porcini: il tutto condito da musica, spettacoli di strada e soprattutto ottimo cibo.