
Le antiche mura di Capranica rappresentano uno dei simboli più affascinanti del patrimonio storico e archeologico del Lazio. Situata tra Roma e Viterbo, Capranica custodisce un passato millenario che si riflette nelle sue possenti cinte murarie, testimoni silenziose di epoche lontane e di storie avvincenti. In questo articolo, vi accompagnerò in un viaggio alla scoperta delle mura di Capranica, svelandovi curiosità, aneddoti e dettagli poco noti che solo uno sguardo attento e appassionato da archeologo può cogliere.
Le origini delle mura di Capranica: tra etruschi e romani
Le mura di Capranica affondano le loro radici nell’epoca etrusca, quando questa zona era un importante crocevia tra le principali città dell’Etruria meridionale. Gli etruschi, maestri nell’arte della costruzione, eressero le prime fortificazioni utilizzando grandi blocchi di tufo locale, una pietra facilmente lavorabile ma molto resistente. Queste mura avevano una funzione difensiva, ma anche simbolica: delimitavano il confine sacro della città, il cosiddetto “pomerium”, segnando il passaggio tra lo spazio urbano e quello rurale.
Con l’arrivo dei romani, Capranica continuò a mantenere la sua importanza strategica. I Romani non solo restaurarono e rinforzarono le mura esistenti, ma ne ampliarono il perimetro per adattarlo alle esigenze di una città in crescita. Alcuni tratti delle mura che oggi si possono ammirare ancora conservano le tecniche costruttive tipiche dell’epoca romana, come l’opus quadratum, ovvero la disposizione regolare dei blocchi squadrati di tufo.
Passeggiando lungo le mura, si possono osservare chiaramente le diverse fasi costruttive: i livelli più bassi, costituiti da blocchi massicci e regolari, appartengono all’epoca etrusca, mentre le parti superiori, spesso realizzate con materiali di recupero e mattoni, risalgono ai restauri romani e medievali. Questa stratificazione rende le mura di Capranica un vero e proprio libro di storia a cielo aperto.
Curiosità archeologiche: misteri e leggende tra le pietre
Le mura di Capranica non sono solo un monumento architettonico, ma anche un contenitore di misteri e leggende. Secondo alcune tradizioni orali, nelle cavità e nei cunicoli nascosti tra le pietre si celerebbero antichi tesori etruschi, nascosti durante le invasioni barbariche. Sebbene gli scavi archeologici non abbiano ancora portato alla luce simili ritrovamenti, le storie tramandate di generazione in generazione alimentano il fascino di questi luoghi.
Un’altra curiosità riguarda la presenza di incisioni e simboli scolpiti sulle pietre delle mura. Alcuni di questi segni, secondo gli archeologi, sarebbero legati a riti religiosi di fondazione e protezione della città. In particolare, sono state individuate alcune croci e simboli solari, che testimoniano la sovrapposizione di culti pagani e cristiani nel corso dei secoli. Durante le visite guidate, spesso si invitano i visitatori a cercare questi dettagli nascosti, trasformando la passeggiata lungo le mura in una vera caccia al tesoro archeologica.
Non mancano poi i racconti di passaggi segreti e vie di fuga, utilizzati in caso di assedio. Alcuni di questi cunicoli sono stati effettivamente esplorati dagli archeologi e dagli speleologi locali, rivelando la presenza di collegamenti sotterranei tra le mura e il centro storico. Questi passaggi, oggi in parte ostruiti, rappresentano una testimonianza della capacità ingegneristica degli antichi abitanti di Capranica.
Le mura oggi: un viaggio tra storia e natura
Oggi le antiche mura di Capranica sono perfettamente integrate nel tessuto urbano e paesaggistico della città. Passeggiare lungo il loro percorso significa immergersi in un’atmosfera d’altri tempi, dove la storia si intreccia con la natura rigogliosa della Tuscia. Il sentiero che costeggia le mura offre scorci panoramici mozzafiato sulla campagna circostante, tra oliveti, vigneti e boschi secolari.
Molti viaggiatori scelgono Capranica come tappa lungo la Via Francigena, l’antico percorso di pellegrinaggio che univa Canterbury a Roma. Le mura rappresentano uno dei punti di interesse principali del borgo, attirando ogni anno turisti, appassionati di storia e studenti di archeologia. Numerose sono le iniziative organizzate per valorizzare questo patrimonio: visite guidate tematiche, laboratori didattici per bambini, rievocazioni storiche e mostre fotografiche.
Non è raro incontrare gruppi di archeologi e volontari impegnati in campagne di scavo e restauro, a testimonianza della vitalità culturale della comunità locale. Le mura di Capranica, infatti, non sono solo un monumento da ammirare, ma un luogo vivo, in continua trasformazione, che racconta ogni giorno nuove storie a chi sa ascoltarle.
Consigli di viaggio e itinerari per scoprire Capranica
Se desiderate organizzare una visita alle antiche mura di Capranica, il periodo migliore è la primavera o l’autunno, quando il clima mite rende piacevoli le passeggiate all’aperto. Vi consiglio di iniziare il vostro itinerario dalla Porta Romana, uno degli accessi principali alla città storica, per poi seguire il percorso delle mura fino alla Porta San Pietro. Lungo il tragitto, potrete ammirare torri di guardia, bastioni e suggestivi archi in pietra, perfettamente conservati.
Non dimenticate di visitare anche il centro storico di Capranica, ricco di chiese, palazzi medievali e piccole botteghe artigiane. Dopo una passeggiata tra le mura, concedetevi una sosta in una delle trattorie locali per assaporare i piatti tipici della Tuscia, come l’acquacotta, la pasta fatta in casa e i vini locali. Per gli appassionati di trekking, segnalo i sentieri che partono dalle mura e si inoltrano nella campagna circostante, ideali per chi ama la natura e la fotografia.
Infine, per vivere un’esperienza davvero unica, partecipate a una visita guidata con un archeologo: potrete ascoltare racconti inediti, osservare reperti originali e scoprire dettagli che sfuggono a un occhio non esperto. Le antiche mura di Capranica vi aspettano per regalarvi un viaggio nel tempo, tra storia, mistero e bellezza senza tempo.